C’è una lapide, a San Maurizio, che dice parole di pace. Nessuna espressione demagogica; non semplice richiamo alle tragiche vicende che croci e cippi ricordano. Si tratta di una delle pietre più antiche, collocata davanti al santuario negli anni 60 dagli alpini delle sezioni di Pisa, Lucca e Livorno.

Dice il testo:

“LE MILLEOTTOCENTO
PENNE MOZZE DI LUCCHESIA
CONVENUTE A RADUNO
CON I FRATELLI DELLA DIVISIONE CUNEENSE
DA QUESTO COLLE
ADDITANO AI POTENTI
LA PIANURA E LE VALLI OPEROSE
E LI AMMONISCONO
CHE NON DALLA GUERRA
MA DAL LAVORO
DALLA LIBERTÀ
DALLA FRATELLANZA
I VIVENTI TRAGGONO
NOBILTÀ E GRANDEZZA”

Tutti i ragazzi delle scuole o delle parrocchie, che visitano il santuario con i volontari di Vivere Cervasca, si soffermano a riflettere su queste parole. In un momento in cui in tante parti del mondo sembra che i problemi si possano risolvere con le armi e le spese belliche aumentano in tutti gli stati, sottraendo fondi alla cultura, alla sanità e ai poveri, rileggiamo cosa ci dicono gli alpini toscani: la grandezza dell’umanità  nasce dal lavoro, dalla libertà, dalla fratellanza.

emmebi